Berloni cucine, gruppo in liquidazione. Ma c’è un giallo. L’azienda aveva fatto registrare un aumento di fatturato. Autorità locali al fianco dei lavoratori.
Pesaro, Berloni è in liquidazione. Il gruppo leader nella produzione della cucine chiude i battenti. Un fulmine a ciel sereno che ovviamente in poche ore si è guadagnato le pagine dei quotidiani nazionali.
Gruppo Berloni in liquidazione
Controllata dal 2014 da un gruppo di Taiwan, stando a quanto riferito dall’Ansa il Gruppo Berloni aveva fatto registrare una crescita di oltre il venti per cento per quanto riguarda gli ordini (in rapporto con lo scorso anno) e un fatturato vicino ai quindici milioni di euro. Insomma, questi dati non sembrerebbero giustificare la decisione di mettere il gruppo in liquidazione.
Lavoratori a rischio
Le preoccupazioni principali riguardano ovviamente gli oltre ottanta lavoratori impiegati, anch’essi stupiti alla luce degli ordini già presi che la società deve ancora lavorare. Le autorità ipotizzano che la liquidazione possa essere una conseguenza di un problema tra i soci di Taiwan che controllano la realtà. Al momento sono scese in campo le autorità locali e regionali, seguite dal Mise, che ha annunciato l’apertura di un canale con Taiwan.
Cucine Berloni
Fondata da Antonio e Marcello Berloni nella seconda metà degli anni Novanta, la società è diventata una delle realtà leader nel campo della produzione delle cucine negli anni Duemila facendo registrare un fatturato da circa duecento milioni di euro.
In seguito alla crisi del 2013, l’azienda opera una riorganizzazione optando per la cessazione di diversi rami dell’azienda e la creazione di una nuova compagine sociale con l’inserimento di soci stranieri.
Nel 2013 dopo una crisi finanziaria conseguente alla crisi economica mondiale, l’azienda affronta una severa riorganizzazione. Nel 2014 avviene l’acquisto del ramo di azienda che segna l’inizio di una nuova fase del Gruppo Berloni.
